Missione Kwentou - Burkina Faso

La prima Missione delle Suore Maria Consolatrice in Burkina Faso è nata nel 1992 a Kwentou a 36 Km di pista da Bobo-Dioulasso, la seconda città del Burkina Faso a circa 400 Km dalla capitale Ouagadougou.
La popolazione è molto povera e vive di agricoltura con un solo raccolto all’anno a causa della grande siccità. L’alimentazione è principalmente a base di miglio.

Alla Missione è stato creato un “Centro di Formazione femminile” che accoglie circa 60 ragazze dai 13 ai 20 anni, analfabete o semi-analfabete. La formazione dura 3 anni per 7 mesi all’anno, che sono i mesi di inattività agricola, e si dedica principalmente all’alfabetizzazione, alla cura di sé stesse e dei figli, alla conoscenza delle principali norme di igiene e sanitarie, di formazione sartoriale con la confezione di prodotti che poi le ragazze vendono al mercato contribuendo al sostentamento familiare.

Nel campo dell'istruzione sono attivi: una scuola materna e corsi di alfabetizzazione per i bambini che hanno abbandonato la scuola elementare al 1° o 2° anno. L’abbandono della scuola è molto frequente perché i bambini aiutano le famiglie nei campi o si ammalano. Molto diffuse sono la malaria e la meningite.

La mancanza di acqua in Burkina Faso è uno dei problemi principali così che le suore hanno provveduto alla costruzione di una piccola diga che trattiene l’acqua piovana da utilizzare nei periodi di secca, permettendo così al villaggio di organizzare e realizzare alcune coltivazioni di prodotti che vengono poi venduti al mercato o destinati all'esportazione.

Una delle attività più impegnative della Missione di Kwentou è quella rivolta all'assistenza di bambini con disabilità e menomazioni fisiche che hanno bisogno di visite mediche, interventi chirurgici e degenze abbastanza lunghe. I bambini sono accompagnati per molti chilometri di pista alle visite mediche e all'ospedale o al Centro Ortopedico di Bonua in Costa d’Avorio, gestito dai Padri di Don Orione e molto qualificato.

Tutte le spese dei trasferimenti e delle cure sono a totale carico della Missione attraverso la Fondazione che partecipa ai progetti di cura di questi bambini, attraverso la solidarietà dei benefattori.

Sono stati avviati progetti di microcredito per aiutare le famiglie. Ad esempio consegnare una macchina da cucire al termine del corso triennale per consentire alla giovane di lavorare in proprio per sé e per altri. Altro microcredito è stato effettuato per consentire la costruzione della casetta in mattoni, per la costruzione di un pozzo nel villaggio e altro.

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