L’Africa sta assistendo a un rapido aumento dei casi di coronavirus e all’aumento di decessi. Lo scenario è decisamente cambiato da quando, qualche mese fa, i dati ufficiali sembravano suggerire che l’Africa sub-sahariana, con oltre 1 miliardo di abitanti, fosse stata fortunata. Ma adesso il quadro che emerge dal continente non è rassicurante.
E mentre la pandemia avanza inesorabile, in Burkina Faso non si fermano gli attacchi dei gruppi terroristici islamici nella cosiddetta fascia del Sahel; ogni giorno si verificano regolarmente omicidi, rapimenti e saccheggi.
Qui vige un severo coprifuoco imposto dal Governo, alcune attività scolastiche hanno ripreso (solo per chi deve sostenere degli esami), e la popolazione deve battersi ogni giorno per sopravvivere.
L’assistenza sanitaria diventa sempre più problematica: oltre cento strutture mediche sono state chiuse, mentre quelle aperte operano a capacità ridotta. Non c’è solo il coronavirus, ma anche l’arrivo dei picchi di malaria e malnutrizione stagionali, che rischiano di gravare un sistema sanitario già al collasso.
In questo clima di incertezza e paura per il futuro, le nostre Suore fanno il possibile ogni giorno per sostenere bambini e famiglie in difficoltà, assicurando per quanto possibile, un pasto sano, cure mediche e un rifugio protetto.